Siamo di fronte ad una rivoluzione. Una di quelle belle grosse sul web. Non sappiamo ancora quale impatto avrà davvero sul mondo, ma è innegabile che l’IA generativa sta cambiando le carte in tavola. Ovunque. Per citare un esempio, pensiamo a ChatGPT, in realtà solo uno dei tanti strumenti che questo trend sta portando alla ribalta. E se è vero che la simpatica Chat è stata voluta e integrata da Microsoft e Bing, anche Google sta testando quello che sarà il suo futuro. Il nuovo modo di vivere un motore di ricerca. Signore e signori, oggi parliamo di Google SGE, ovvero Search Generative Experience.
Google SGE non è altro che una nuova feature del motore, in fase di sperimentazione, che sfrutta l’intelligenza artificiale generativa per restituire all’utente risultati di ricerca più dettagliati e informativi.
In cosa consiste? Beh, molto semplice. Quando si ricerca qualcosa su Google, SGE genera una risposta che riporta il riassunto dell’argomento, creato sulla base di più fonti, unendoci collegamenti a risorse aggiuntive. Il box, nel dettaglio, può avere grandezze differenti a seconda delle query utilizzate.
Spoiler: può addirittura occupare un’intera pagina SERP.
SGE di Google: come funziona nel dettaglio
La Search Generativa parte subito dal cercare di capire il nostro intento di ricerca. Perché l’utente digita quelle parole? Qual è il suo obiettivo? Identificato questo, l’AI di Google risponde con un contenuto quanto più pertinente possibile, includendo testi, immagini, video e molti altri elementi multimediali. Da dove pesca le informazioni? Le fonti sono tante, a partire banalmente dai risultati di ricerca del motore stesso, passando per knowledge graph e social media.
Figo, vero? In effetti lo è, se non per i tempi (attuali) di caricamento. Sì perché i test, ad oggi, testimoniamo una generazione di risposte piuttosto lenta, tanto quasi da infastidire l’utente. Giusto per capire, un featured snippet riesce a raggiungere lo stesso obiettivo in meno tempo.
Mi raccomando, NON confondiamo SGE con Google Bard. Sono due cose ben diverse:
- Il primo, Google SGE, è stato progettato proprio per generare risultati di ricerca completi e dettagliati, a partire dall’identificazione dell’intento dell’utente;
- Bard, invece, è un modello di linguaggio nato per generare testi, tradurre lingue e scrivere contenuti creativi.
Giusto per la cronaca, come dicevamo SGE è in fase di test, mentre Bard è disponibile in ben 180 Paesi già da luglio 2023.
“Quindi come faccio a provare SGE?” Ehm…
Oggi Google SGE esiste solo in inglese. Ci sarà anche in altre lingue, ma non si sa quando. Puoi provare a testarlo iscrivendoti ad una waitlist del Search Lab di Google. Nella pratica, poi, per utilizzarlo è necessario avere una VPN, impostando Google come cittadini statunitensi.
Altro Spoiler: SGE non si attiva per tutte le query di ricerca, anzi. Delle volte proprio non appare. In altre, l’utente più scegliere se averlo o no.
Google SGE: ecco le query che attivano la feature
È chiaro che tutto quello esistente oggi, e in fase di test, non è detto che verrà visualizzato dagli utenti al lancio ufficiale della feature. Tutto più essere modificato e migliorato in corsa. Attualmente, pare che la Search Generative Experience venga attivata da certe query. Eccole.
- Query Definizione, come quelle “Qual è la definizione di navicella spaziale?”. In questo caso la SGE fornirà, oltre alla definizione in sé, anche esempi di come la parola viene utilizzata in una frase.
- Query “How to”, della serie “Come cambiare una ruota bucata?”. La risposta sarà una serie di step passo-passo per risolvere il problema.
- Query Storico-Geo-Scientifiche, o di altri argomenti di interesse pubblico, tipo “Qual è la capitale del Brasile?”, “Chi ha scoperto la penicillina?”.
- Query Shopping, utili per avere informazioni su prodotti da acquistare. Domande tipo “Quanto costa un Iphone 15 Plus?”, “Migliori pc sotto i 600 euro”.
- Query Confronto, come “Dyson vs Folletto”.
Ricerche e Comparazioni, il grande vantaggio di SGE
Immaginati di dover cercare un elettrodomestico partendo da zero. Zero competenze, zero esperienza. Ecco, SGE saprà filtrare i migliori brand, al miglior prezzo e con le recensioni più rilevanti. Ti offrirà una lista bella completa, basata su caratteristiche tecniche, vantaggi e peculiarità, tratte dalle fonti più autorevoli sul web. Risultato? Un gran risparmio di tempo e un acquisto più consapevole.
Indecisi tra due modelli? Come abbiamo visto poche righe fa, digitando query come “Dyson vs Folletto”, potrai avere una comparazione dettagliata di ogni specifica tecnica dei due prodotti, agevolando così l’analisi delle differenze e la scelta finale.
Il grande vantaggio, in questo, è la personalizzazione. L’utente ha modo di specificare infinite variabili per avere la risposta migliore in assoluto, dal budget alle preferenze personali. In sostanza, lo stesso risultato di una lunga ricerca manuale, ma in un’unica richiesta di pochi secondi.
Un nuovo motore di ricerca: come comportarsi?
Non solo tantissime novità per gli utenti che navigano, ma anche per chi, come noi, ogni giorno mette le mani in pasta tra SERP, CTR, keywords, backlinks e tutto ciò che riguarda la SEO. Una SEO che sicuramente non verrà rivoluzionata, ma qualcosina cambierà. Perfino il modo di ottenere click non sarà più lo stesso.
Bene se riuscirai a posizionare il tuo contenuto in top 3 per una certa query, ma se non comparai nel box SGE, è possibile che perderai un sacco di interazioni, dato lo spazio tolto dal box stesso. I parametri EEAT di Google e l’autorevolezza del proprio sito, dunque, saranno ancora più fondamentali. Ecco perché, di base, chi fa SEO dovrà continuare a fare quello che già fa.
- Produrre contenuti di altissima qualità, pronti ad andare incontro ai bisogni dell’utenti;
- Accrescere l’autorevolezza e la riconoscibilità del brand e del sito;
- Continuare a curare il contesto semantico, i dati strutturati e ogni altro elemento on-site, così come le azioni off-site.
A proposito, hai bisogno di una consulenza SEO? Vorresti vedere il tuo sito scalare le classifiche di Google posizionandosi in cima alla SERP per le giuste parole chiave? Parliamone quando vuoi.