Quanto è importante il branding per un’azienda al giorno d’oggi? Se il tuo obiettivo è rimanere il più possibile nella mente del consumatore, la risposta non può che essere tantissimo. Del resto, non si tratta di vendere e promuovere un prodotto. In ballo c’è molto di più. Ecco perché abbiamo deciso di fornirti ben 50 statistiche sul branding aziendale che ogni imprenditore o marketer dovrebbe sapere.

Dati raccolti e condivisi dal team di Renderforest, piattaforma di branding all-in-one armena, che trattano principalmente di:

• L’importanza del branding
• Come le persone riconoscono un brand
• Coerenza del marchio
• Lealtà del consumatore al marchio
• Delusione verso il marchio
• Branding del Sito Web
• Branding dei Social Media
• Branding emotivo

L’importanza del branding aziendale

Per rispondere in modo semplice alla domanda fatta in apertura dell’articolo, partiamo da questi numeri sull’importanza del branding per una qualsiasi azienda.

• Il 77% dei marketer B2B sono convinti che costruire un marchio forte sia chiave per la crescita della propria azienda;
• 1/3 dei clienti hanno in mente un brand preciso quando vanno a fare la spesa;
• Il 59% dei clienti preferisce acquistare prodotti da marchi considerati familiari;
• L’82% degli investitori preferiscono collaborare con aziende interessate ad investire per avere un marchio forte;
• Il 77% dei clienti fa riferimento ad alcuni prodotti citando direttamente il nome del marchio.
• Il 75% delle aziende dicono che la consapevolezza del marchio è una priorità assoluta.

E riguardo la riconoscibilità di brand? Cosa si potrebbe aggiungere? Stando a quando riportano le statistiche raccolte da Renderforest, ecco cosa è venuto fuori.

Le persone riconoscono un brand da…

• 75% Logo
• 60% Stile Visivo
• 45% Colori
• 25% Tone of Voice

Tra l’altro, rimanendo sull’argomento, pare che il 70% dei Brand Manager trovano la costruzione del pubblico molto più importante della conversione delle vendite.

Branding aziendale: la coerenza del marchio

Si parla spesso di immagine coordinata come elemento essenziale per l’affermazione di un brand sul mercato. Ma quanto è effettivamente impattante la coerenza del marchio? Scopriamolo.

• Il 60% dei consumatori millennial si aspetta che i marchi siano sempre coerenti tra le diverse piattaforme;
• Una presentazione coerente del marchio può aumentare le entrate fino al 33%;
• Il 54% delle aziende afferma che la coerenza del brand contribuisce in modo sostanziale alla crescita della realtà;
• Il 95% delle aziende ha definito nel tempo delle precise linee guida per la brand identity. 
• Di queste, però, solo il 25% ha delle linee guida formali sul marchio e le applica attivamente.
• Meno del 10% dei marchi mantiene un alto livello di coerenza del marchio in tutti i prodotti e i canali di marketing.
• Il 71% delle aziende concorda sul fatto che la presentazione incoerente del marchio crea confusione nella mente del cliente.

Lealtà del consumatore al marchio

Qualità, costo, esperienza e coerenza sono i 4 principali motori della fedeltà al marchio. Detto questo, cos’hanno evidenziato i dati di Renderforest?

• Il 93% delle persone afferma che il primo acquisto, di solito, stabilisce se continuare il proprio rapporto con un marchio o meno;
• Pare che l’82% delle persone acquisti da marchi con cui ha già esperienza;
• Il 74% delle persone diventa fedele a un brand dopo una regolare e prolungata interazione con i contenuti online pubblicati dal marchio;
• L’80% dei clienti apprezza un marchio con il tempo, il 15% racconta il suo rapporto con il brand come amore a priva vista;
• Come vedremo anche nel paragrafo successivo, la perdita di qualità e uno scarso servizio clienti sono i due motivi principali per cui le persone cambiano marchio;
• L’89% dei consumatori rimane fedele ai marchi che condividono i loro valori.
• Collegato al punto precedente, il 94% dei clienti risulta essere fedele ai marchi che offrono trasparenza.

Delusione verso il marchio

L’obiettivo di ogni azienda è quello di creare un rapporto lungo e duraturo tra consumatore e brand stesso. Quali possono essere le cause di una possibile crisi di questo rapporto? 

Stando ai dati, la delusione di un cliente verso il marchio può nascere da:

• 76% Diminuzione della qualità
• 73% Pessimo servizio clienti
• 45% Pratiche irresponsabili
• 41% Contenuti online irrispettosi
• 32% Mancanza di innovazione

Negli Stati Uniti, ad esempio, il 33% degli americani è disposto a smettere di acquistare da un brand dopo un singolo caso di servizio clienti scadente.

Branding del sito web? Ecco le statistiche più rilevanti

• Il 75% delle persone stabilisce un contatto con il marchio visitando il suo sito web;
• Il 92% delle persone considera i siti web ben progettati come più affidabili;
• Il 94%, invece, rimane più a lungo su siti web che presentano un layout più attraente;
• D’altra parte, il 38% degli utenti lascia un sito web che non ha un layout attraente. Il 65%, invece, lo abbandona se non risulta essere mobile-friendly;
• Il 96% delle persone reputa i marchi con contenuti online di alta qualità come più credibili ed affidabili;
• Molto strano, ma vero: l’83% degli utenti potrebbe perdere la fiducia in un marchio dopo aver scoperto che il suo contenuto è scritto da un ghostwriter;
• Il 53% delle aziende usano modelli pronti e template per costruire il proprio sito web o landing page;
• L’84% delle piccole imprese utilizza tool online come soluzione di progettazione;
• I consumatori spendono il 10% in più del proprio tempo per guardare il visual di un sito web, piuttosto che il contenuto testuale;
• Il 42% degli acquirenti online basano la propria opinione di un sito web sul suo design generale.

Branding aziendale sui social media

Allo stesso modo, parlando di branding aziendale sui social media, la situazione è questa. 

• Il 71% dei clienti preferisce acquistare da marchi che seguono sui social media;
• L’83% degli utenti lo apprezzano quando i marchi rispondono alle domande sui social media;
• Il 75% delle persone ha maggiori probabilità di seguire la pagina social media di un marchio se presenta contenuti video;
• L’85% delle persone afferma che i contenuti video consentano loro di connettersi con i brand in modo più efficace;
• All’83% degli utenti piace quando i marchi pubblicano video sui social media;
• Il 77% delle persone dice di seguire marchi che forniscono contenuti utili.

Branding emotivo

Concludiamo infine con il branding aziendale emotivo.

• Il 65% delle persone riconosce di aver instaurato un effettivo legame emotivo con un marchio;
• Apple, Nike e Nintendo sono i primi tre brand a cui gli americani sono emotivamente più attaccati;
• I clienti che hanno un legame emotivo con un marchio vengono considerati il 50% più preziosi dei clienti altamente soddisfatti;
• Le persone che seguono un brand sui social hanno una probabilità 3 volte più alta di formare una connessione emotiva con esso;
• Il 72% delle persone prova interesse per un marchio, il 57% prova fiducia, il 41% prova ammirazione;
• Il 58% dei consumatori considera gli UGC (Contenuti Generati dagli Utenti) come la forma di contenuto più autentica;
• Il 64% delle donne e il 68% degli uomini ha sentito una connessione emotiva con un marchio.
• Infine, l’86% dei consumatori apprezzano l’onestà e l’autenticità nei marchi.

Insomma, il successo di un’azienda passa inevitabilmente dall’immagine che essa costruisce attorno a sé. Per questo, presentarsi al mercato in modo preciso e coordinato, così come dimostrano i dati che abbiamo appena visto, può davvero fare la differenza. Non credi?

Cresci insieme a noi, decolla nel mondo digital. Richiedi ora il tuo preventivo.